
Il Governo italiano vuole l'area ECA nel Mediterraneo
Entro il 2023 l’emissioni delle navi non dovranno superare lo 0,1% di zolfo
Entro il 2023 l’emissioni delle navi non dovranno superare lo 0,1% di zolfo
Coccia e Sisto rivelano nel dettaglio gli interventi richiesti per evitare un’emorragia di armatori dall’Italia verso altri registri comunitari
Il Presidente Messina plaude all’iniziativa su cui il MIT ha iniziato a lavorare, anche se per gli effetti concreti i tempi potrebbero non essere immediati
L’armatore risponde punto per punto al competitor su debito, traffici, marittimi, convenzione Tirrenia e annuncia azioni legali
La compagnia risponde a Onorato respingendo le accuse su debiti e marittimi extra-UE: “Sulle rotte europee imbarchiamo solo comunitari”
Il Viceministro ha spiegato che la sua idea sarebbe quella di legare gli sgravi contributivi più alla nazionalità del marittimo che alla bandiera della nave
L’armatore torna ad accusare l’eterno rivale Grimaldi, mentre AssArmatori apre a possibili modifiche della continuità territoriale
La confederazione esprime vicinanza a Toninelli e torna a proporre con forza il passaggio al ‘modello spagnolo’ per la continuità territoriale
Il ministro vuole porre fine al “monopolio” della compagnia, l’armatore risponde definendo le dichiarazioni “demagogia elettorale”
A Roma si riunisce il redivivo Comitato Regole e Competitività al cui vertice siederà Coccia. All’orizzonte possibili sinergie con Assarmatori
Inaugurati a Napoli dallo Studio Legale Lauro i lavori della 9° edizione di Shipping & The Law con i vertici attuali e passati di Confitarma faccia a faccia con gli omologhi di ECSA
Ben 10 VLCC hanno spento il segnale radar, mentre IRISL ha trasferito la proprietà di 4 nuove portacontainer da 14.500 TEUs ad un partner cinese
Il gruppo partenopeo respinge le accuse del sindacato dei marittimi, ribadendo – cifre alla mano – la propria ‘italianità’
Per l’armatore di Moby e Tirrenia sostiene che le nuove norme sarebbero già effettive, ma non applicate da alcuni armatori
Secondo l’associazione, che giudica la norma dannosa per la competitività delle imprese italiane, manca ancora l’ok di Bruxelles, per cui non vale il ‘silenzio assenso’